Giacomo Bellillo è il secondo degli Italiani a Lagoa
Pubblicato il 14 dicembre 2025
Intelligenza e cuore: parte cauto sulla salita iniziale, recupera oltre 30 posizioni e chiude 47°. Una prestazione di spessore in una gara dal livello stellare.
LAGOA (Portogallo) – 14 Dicembre 2025
C’è chi corre con le gambe e chi corre con la testa. Agli Europei di Cross di Lagoa, accompagnato dal suo coach Leonardo Carducci e dall’ instancabile papà Simone, il nostro Giacomo ha dimostrato di saper usare entrambe, portando a casa una prestazione di grandissima sostanza che lo consacra come il secondo miglior italiano al traguardo.
LA TRAPPOLA DELLA SALITA E LA SCELTA TATTICA
Il percorso portoghese nascondeva un'insidia subito dopo lo sparo: una partenza in salita, micidiale per chi si fosse lasciato prendere dalla foga dell'evento. E in molti ci sono cascati. Il ritmo iniziale è stato folle, quasi suicida per una gara di resistenza.
Giacomo, invece, ha avuto la freddezza del veterano. Si è lasciato sfilare, transitando dopo il rettilineo di partenza e prima dell'inizio dei giri dell'anello intorno alla 70ª-80ª posizione. In quel momento era il sesto degli italiani, apparentemente in difficoltà, ma la sua era una strategia lucida.
LA RIMONTA: QUANDO GLI ALTRI CALANO, LUI CRESCE
La gara ha presentato presto il conto a chi aveva esagerato sulla prima rampa: mentre gli avversari andavano "fuori giri" e perdevano brillantezza, il "motore" di Giacomo entrava in temperatura.
Metro dopo metro, il nostro portacolori ha iniziato una rimonta inesorabile. Ha ripreso e staccato decine di avversari, inclusi quasi tutti i compagni di nazionale, risalendo il gruppo con un passo costante ed efficace.
IL VERDETTO: 2° DEGLI AZZURRI
Sul traguardo di Lagoa, in un contesto competitivo dal livello letteralmente stratosferico (dove ogni metro va conquistato con i denti), Giacomo ha chiuso al 47° posto assoluto.
Un risultato che vale molto più del numero: è il secondo degli italiani, arrivato poco dietro al capitano Vittore Simone Borromini (38°).
La durezza della gara è testimoniata anche dalla sorte di Alessandro Santangelo: il dominatore della stagione italiana, partito fortissimo, ha pagato dazio ed è stato costretto al ritiro a metà gara.
Tornare da un Europeo come seconda forza della Nazionale, dopo aver gestito la pressione e la fatica con tale maturità, è un orgoglio immenso per tutta la nostra società.
A cura della Redazione di Educare con il Movimento ASD | ECM Atletica Foligno
C’è chi corre con le gambe e chi corre con la testa. Agli Europei di Cross di Lagoa, accompagnato dal suo coach Leonardo Carducci e dall’ instancabile papà Simone, il nostro Giacomo ha dimostrato di saper usare entrambe, portando a casa una prestazione di grandissima sostanza che lo consacra come il secondo miglior italiano al traguardo.
LA TRAPPOLA DELLA SALITA E LA SCELTA TATTICA
Il percorso portoghese nascondeva un'insidia subito dopo lo sparo: una partenza in salita, micidiale per chi si fosse lasciato prendere dalla foga dell'evento. E in molti ci sono cascati. Il ritmo iniziale è stato folle, quasi suicida per una gara di resistenza.
Giacomo, invece, ha avuto la freddezza del veterano. Si è lasciato sfilare, transitando dopo il rettilineo di partenza e prima dell'inizio dei giri dell'anello intorno alla 70ª-80ª posizione. In quel momento era il sesto degli italiani, apparentemente in difficoltà, ma la sua era una strategia lucida.
LA RIMONTA: QUANDO GLI ALTRI CALANO, LUI CRESCE
La gara ha presentato presto il conto a chi aveva esagerato sulla prima rampa: mentre gli avversari andavano "fuori giri" e perdevano brillantezza, il "motore" di Giacomo entrava in temperatura.
Metro dopo metro, il nostro portacolori ha iniziato una rimonta inesorabile. Ha ripreso e staccato decine di avversari, inclusi quasi tutti i compagni di nazionale, risalendo il gruppo con un passo costante ed efficace.
IL VERDETTO: 2° DEGLI AZZURRI
Sul traguardo di Lagoa, in un contesto competitivo dal livello letteralmente stratosferico (dove ogni metro va conquistato con i denti), Giacomo ha chiuso al 47° posto assoluto.
Un risultato che vale molto più del numero: è il secondo degli italiani, arrivato poco dietro al capitano Vittore Simone Borromini (38°).
La durezza della gara è testimoniata anche dalla sorte di Alessandro Santangelo: il dominatore della stagione italiana, partito fortissimo, ha pagato dazio ed è stato costretto al ritiro a metà gara.
Tornare da un Europeo come seconda forza della Nazionale, dopo aver gestito la pressione e la fatica con tale maturità, è un orgoglio immenso per tutta la nostra società.
A cura della Redazione di Educare con il Movimento ASD | ECM Atletica Foligno
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